Senza pensioni by Walter Passerini & Ignazio Marino

Senza pensioni by Walter Passerini & Ignazio Marino

autore:Walter Passerini & Ignazio Marino [Passerini, Walter]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Political Science, Public Policy, General, Business & Economics, Investments & Securities
ISBN: 9788861902473
Google: a5Ioa2IGTxYC
editore: Chiarelettere
pubblicato: 2011-09-28T22:00:00+00:00


La gestione del patrimonio previdenziale e l’indagine della Bicamerale

Da una prima analisi del contesto normativo, dunque, emerge che nel caso delle casse, a essere privatizzata è stata la forma giuridica dell’ente preposto a occuparsi della previdenza dei professionisti, ma non il meccanismo finanziario. Quest’ultimo è rimasto fondato essenzialmente sul principio che i contribuenti attivi pagano la pensione ai colleghi che hanno smesso di lavorare per raggiunti limiti di età, oltre che sull’obbligatoria iscrizione alla cassa di riferimento da parte degli appartenenti a un ordine. C’è un aspetto, però, che è stato valorizzato ed è l’autogoverno. La gestione delle associazioni e delle fondazioni, infatti, poggia sul caposaldo dell’articolo 2 del decreto legislativo 509/94, che riconosce autonomia gestionale, organizzativa e contabile di tali enti. Ne consegue che la gestione dei patrimoni e degli impieghi delle disponibilità correnti avviene in autonomia, sulla scorta di piani di individuazione degli investimenti e ripartizione del rischio, anch’essi approvati dai ministeri vigilanti. Nessuna norma però indica i livelli di rischio e di rendimento. Dunque un’autonomia forte, che, va detto, ha permesso fino a un certo punto agli enti di incassare dei rendimenti molto alti, in grado di far aumentare il patrimonio e, soprattutto, di poter dire agli organismi vigilanti che la gestione privata era molto più redditizia di quella pubblica. Tutto ciò, almeno, fino al 2008.

Lo tsunami finanziario che ha coinvolto i mercati azionari non poteva risparmiare i patrimoni delle casse. Un disastro annunciato in qualche modo dall’unico organo che si sia interessato in maniera costante a questa materia, la Commissione bicamerale di controllo, che ha messo in luce le criticità di un settore che di per sé rappresenta una materia molto complessa e che, al suo interno, è gestito – per legge – da professionisti abilitati da un regolare esame di Stato a svolgere una determinata attività intellettuale e non ad amministrare consistenti patrimoni.

La Bicamerale, presieduta dal parlamentare Giorgio Jannone (Pdl), andando ad analizzare i bilanci degli enti nel triennio 2004-2006 non ci mette molto a riscontrare ingenti capitali investiti in titoli finanziari strutturati e ad alto rischio. E nella sua relazione conclusiva scrive:



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